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Quadro congiunturale

La Croazia è caratterizzata da un quadro macro-economico stabile. Dopo il crollo del PIL nel 2020 per effetto della pandemia (-8,3%), il Paese ha fatto registrare negli ultimi anni tassi di crescita sostenuti, con picchi nel 2021 (+12,6%) e nel 2022 (+7,3%). Nel 2023 e nel 2024 il PIL è aumentato rispettivamente del 3,3 e 3,5% e si stima un aumento del 2,8% nel 2025. Il Paese è attualmente secondo nell’UE per crescita dell’economia, dopo Malta.

Il tasso di disoccupazione registrato nel 2024 è stato pari al 5,3%, con prospettive di un ulteriore calo, al 5%, nel 2025. Secondo l’Istituto di Statistica croato (DZS), a fine febbraio 2025 sono stati rilevati 96.313 disoccupati, 1.028 in meno rispetto al mese precedente e 20.121 in meno rispetto a febbraio 2024.

Il tasso di inflazione ha fatto registrare livelli superiori alla media UE (2,3% a febbraio 2025), anche se si sta assistendo ad un calo progressivo. Il tasso è infatti passato dal 4,5% nel 2023 al 3,4% nel 2024 ed è destinato a calare ulteriormente nel 2025 (2,2%).

Il Governo è impegnato nell’introduzione di misure sociali, volte da un lato a portare tutti gli indicatori economici al livello della media UE e dall’altro a contenere gli effetti dell’aumento del costo della vita sulla popolazione. Trai i primi interventi figurano: l’incremento di 130 euro del salario minino mensile che dal 1° gennaio 2025 si attesta a 970 euro; l’impegno ad innalzare le pensioni minime a 800 euro. Tra i secondi figurano: l’aumento del numero di prodotti che beneficiano di prezzi calmierati; l’applicazione di un’IVA agevolata a determinate forniture (es. gas per riscaldamento). L’Esecutivo è anche impegnato a porre rimedio alla crisi demografica mediante l’introduzione di incentivi alle nascite.

Queste misure sono adottate facendo attenzione a non alterare la stabilità del quadro macro-economico e ad assicurare che esse non vanifichino gli importanti risultati ottenuti in termini di riduzione del debito pubblico (sceso dall’86,5% del PIL nel 2020 al 56,4% nel 2024, con una tendenza in ulteriore calo al 52% nel 2025), nonché il rispetto dei parametri fissati dall’UE.

La stabilità del quadro macro-economico del Paese è stata di recente riconosciuta dalle agenzie Fitch e S&P che hanno innalzato a “A-“il rating della Croazia, nonché da Moody’s che ha elevato il rating a “A3” .