Informazioni generali sul voto
Possono votare in Croazia per l’elezione dei rappresentanti italiani al Parlamento europeo:
- i cittadini italiani residenti in Croazia e regolarmente iscritti all’AIRE, che non abbiano optato per il voto per i candidati croati;
- i cittadini italiani ed i familiari con essi conviventi che si trovano temporaneamente (per meno di 12 mesi) in Croazia per motivi di studio o di lavoro, che abbiano presentato entro il 21.03.2024 apposita domanda all’Ufficio consolare competente, indirizzata al Sindaco del Comune italiano nelle cui liste elettorali sono iscritti.
Il voto all’estero per i rappresentanti italiani potrà essere esercitato nelle giornate di venerdì 7 e sabato 8 giugno 2024 presso il seggio appositamente istituito presso l’Istituto Italiano di Cultura, all’indirizzo Preobraženska 4, Zagabria.
Il seggio verrà aperto per il voto nei seguenti orari:
- Venerdì 7 giugno 2024, dalle ore 17:00 alle ore 22:00
- Sabato 8 giugno 2024, dalle ore 07:00 alle ore 18:00
Entro il 25 maggio il Ministero dell’Interno italiano invierà direttamente agli elettori il certificato elettorale personalizzato, contenente l’indicazione del seggio presso il quale votare, la data e l’orario delle votazioni. Il certificato potrà, pertanto, giungere a destinazione alcuni giorni dopo la data citata. Gli elettori che, entro il quinto giorno precedente quello della votazione, non avranno ricevuto al proprio domicilio il certificato elettorale, potranno farne richiesta all’Ufficio consolare competente (a partire, quindi, dal 4 giugno).
Voto in Italia: l’elettore italiano residente all’estero o temporaneamente in Croazia per motivi di studio o lavoro (che abbia presentato domanda di voto all’estero nei termini previsti), se rientra in Italia, può votare presso il proprio Comune di iscrizione elettorale: in tal caso deve farne esplicita richiesta, entro il giorno precedente quello della votazione, al Sindaco del suddetto Comune, esibendo il certificato elettorale a lui inviato dal Ministero dell’Interno presso il domicilio estero (nota: è prevista una procedura di ammissione al voto anche per coloro che si presentano senza il predetto certificato).
Voto all’estero per gli elettori residenti nella circoscrizione dell’Ambasciata a Zagabria ed iscritti all’AIRE
Ai sensi della normativa italiana vigente (Legge 18/1979 e DL 408/1994, convertito in legge 483/1994), i cittadini italiani residenti in Croazia e iscritti all’AIRE possono votare:
1) per i membri del Parlamento Europeo spettanti all’Italia, presso i seggi istituiti all’estero dalle Rappresentanze diplomatico-consolari. Se si vuole votare per i candidati italiani è opportuno verificare presso il proprio Comune croato di residenza di non avere esercitato in passato l’opzione per i candidati croati ed eventualmente revocarla. Gli elettori che non hanno esercitato l’opzione per il voto dei membri croati del Parlamento Europeo, riceveranno a casa da parte del Ministero dell’Interno italiano il certificato elettorale, con l’indicazione del seggio presso il quale votare, della data e dell’orario delle votazioni, oppure
2) per i membri del Parlamento Europeo spettanti alla Croazia, previa opzione da esercitare presso il Comune croato di residenza; tale opzione comporta l’eliminazione del proprio nominativo dall’elenco elettori fornito dal Ministero dell’Interno italiano: una volta esercitata l’opzione per i candidati croati, non si potrà esercitare il diritto di voto per i candidati italiani.
Votare in Italia e le agevolazioni di viaggio
L’elettore italiano residente o temporaneamente in Croazia per motivi di studio o lavoro (che abbia presentato domanda di voto all’estero nei termini previsti), se rientra in Italia, può votare presso il proprio Comune di iscrizione elettorale: in tal caso deve farne esplicita richiesta, entro il giorno precedente quello della votazione, al Sindaco del suddetto Comune, esibendo il certificato elettorale a lui inviato dal Ministero dell’Interno presso il domicilio estero. Nel caso in cui l’elettore non sia in possesso del predetto certificato, potrà sottoscrivere una dichiarazione di non aver esercitato il diritto di voto nel Paese di residenza, e di non aver mai ricevuto, oppure di aver smarrito, il certificato elettorale. Il Comune rilascerà successivamente a tali elettori la tessera elettorale italiana, per permettere l’esercizio del diritto di voto presso i seggi istituiti nel territorio della Repubblica.
Divieto del doppio voto
In particolare si ricorda il divieto di doppio voto disposto sia dalle istituzioni dell’Unione Europea che dalla legge italiana:
- chi vota per i candidati al Parlamento Europeo del Paese di residenza non potrà votare anche per quelli italiani, e viceversa;
- chi vota per i candidati italiani presso le sezioni elettorali istituite all’estero dagli Uffici diplomatico-consolari non potrà farlo anche presso le sezioni elettorali in Italia, e viceversa.
Nessuno può votare più di una volta nel corso delle medesime elezioni: gli elettori in possesso di più cittadinanze di Paesi membri dell’Unione Europea possono esercitare il loro diritto di voto per i candidati di UNO SOLO degli Stati di cui sono cittadini. In pratica essi possono scegliere per quali candidati esprimere il proprio voto, senza necessariamente esercitare una opzione espressa, ma non possono in alcun caso votare più volte, pena le sanzioni penali previste dalla legislazione di ciascun Paese.
Principali norme di riferimento:
- Legge 24 gennaio 1979, n. 18 – Elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia.
- Decreto Legge 24 giugno 1994, n. 408, convertito con modificazioni in Legge 3 agosto 1994, n. 483 – Disposizioni urgenti in materia di elezioni al Parlamento europeo.
- Legge 27 aprile 2004, n. 78 – Disposizioni concernenti i membri del Parlamento europeo eletti in Italia, in attuazione della decisione 2002/772/CE del Consiglio.
- Legge 8 aprile 2004, n. 90 – Norme in materia di elezioni dei membri del Parlamento europeo e altre disposizioni inerenti ad elezioni da svolgersi nell’anno 2004.
- Decreto-legge 27 gennaio 2009, n. 3 – Disposizioni urgenti per lo svolgimento nell’anno 2009 delle consultazioni elettorali e referendarie
- Decreto legislativo 13 febbraio 2014, n. 11 – Attuazione della direttiva 2013/1/UE recante modifica della direttiva 93/109/CE relativamente a talune modalità di esercizio del diritto di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo per i cittadini dell’Unione che risiedono in uno Stato membro di cui non sono cittadini
- Legge 22 aprile 2014, n. 65 – Modifiche alla legge 24 gennaio 1979, n. 18, recante norme per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia, in materia di garanzie per la rappresentanza di genere, e relative disposizioni transitorie inerenti alle elezioni da svolgere nell’anno 2014